Una delle spiagge più belle d’Italia sta scomparendo, a causa dei turisti che si portano via, a poco poco, la sabbia. E così in Sardegna il sindaco di Stintino, Antonio Diana, ha deciso di cercare di arginare con misure drastiche l’agonia de La Pelosa, uno degli arenili più fotografati d’Italia.
Tra le disposizioni allo studio il divieto ai bagnanti di portare con sé asciugamani capaci, dice il sindaco, “di portarsi via enormi quantità di sabbia” e che andrebbero perciò sostituiti con spiaggine, stuoie ed eco shopper trasparenti.
Si scatena la polemica
Un provvedimento ancora ipotetico, ma che ha già scatenato l’ira dei sardi sulla pagina Facebook della Pelosa, i quali lamentano la volontà del sindaco di trasformare la spiaggia in un posto da super ricchi aperto solo agli stranieri. “La gente può dire quello che vuole – risponde il sindaco di Stintino a repubblica.it -, ma l’importante è salvare la Pelosa. L’idea di vietare gli asciugamani non è una nostra invenzione, tutto il piano in via di realizzazione è basato su studi scientifici nei quali l’asciugamani è indicato tra i maggiori pericoli, perché quando è umido trattiene moltissima sabbia. Non è un’idea campata in aria”.
Diciotto milioni per le spiagge sarde
Il piano di Stintino rientra in un intervento della Regione che finanzia la protezione degli arenili sardi con 18 milioni di euro. Per Stintino si procederà in cinque interventi, i primi due già finanziati e pronti a partire dopo l’estate del 2019. Il punto forte del piano è la rimozione della strada asfaltata alle spalle della Pelosa, sostituita da passerelle su pali in grado di far “muovere” la sabbia in maniera naturale. Niente più accesso alla spiaggia con le auto, si potrà arrivare soltanto a piedi, in bici o con mezzi elettrici a disposizione nei posteggi periferici di scambio. “Le spiagge devono essere fruite in maniera sostenibile – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano – il progetto del Comune di Stintino va in questa direzione”.
Fonte articolo https://www.ttgitalia.com