Una raccolta firme contro la Bolkestein e quella avviata anche dai Lidi Balneari Comacchiesi. A promuoverla sono Sabri Pinton (detto Mirko proprietario del bagno Apollo di Lido Volano) Marco de Luca (coordinatore del Comitato petizioni balneari italiani), Giuseppe Ricci ( Presidente nazionale I.t.b. Italia associazione imprenditori turistici Balneari), e Luca Callegarini ( Presidente della Cooperativa turistica di Lido Volano), ma la raccolta firme è stata attivata su tutto il territorio iniziative, con manifestazioni contro la direttiva Europea Bolkestein con l’obiettivo di provare a salvare le imprese balneari italiane.
Il titolare dello Stabilimento Balneare Bagno Apollo da Lido di Volano è dunque in prima linea in questa battaglia, spiegando come “spero che questa petizione possono firmarla tutti: parenti amici, conoscenti e gestori di attività. Al momento è possibile farlo accedendo al gruppo Unione Balneari Italiani su Facebook oppure direttamente al mio profilo ^Sabri Pinton Bagno Apollo^ o, ancora, nel profilo Facebook I.T.B. di Giuseppe Ricci. Ma organizzeremo anche iniziative, per cercare di coinvolgere la gente e chiedere aiuto alla Politica Italiana. Non siamo merce di scambio per l’Europa, lo Stato Italiano deve tutelare i lavoratori che hanno scelto di rimanere nel nostro meraviglioso Paese e lottare per i propri diritti. Tuteliamo le nostre spiagge dalle multinazionali e da aste ingiustificate. La certezza per le imprese esistenti che hanno investito legalmente è possibile, lo certifica lo studio del Parlamento Europeo. Ricordiamo che è possibile dare certezza giuridica ai cittadini e alle imprese ed è possibile denunciare la violazione dei nostri diritti”.
Inoltre, “ la questione è prettamente giuridica, chiediamo una riforma migliorativa allineandola con il diritto europeo, e quindi con gli altri Paesi. Spagna e Portogallo hanno concretizzato una sicurezza da parte del loro Stato ( dai 35 ai 75 anni di concessione) sollevando il medesimo problema. La normativa e i relativi permessi dovranno essere uguali per tutti i membri dell’Unione Europea. Abbiamo più del 50% di spiagge libere, dovremmo puntare sul fatto che la direttiva Bolkestein dovrà essere applicata dove non ci sono già concessionari in essere. Chiediamo, infine, di poter acquistare i terreni demaniali con il diritto di prelazione: uscire dalla gestione demaniale significa risorse e miglioria delle infrastrutture. E, soprattutto salvare 30.000 imprese balneari a conduzione familiare.
Fonte Articolo da: Nuova di Comacchio