CASTIADAS. Demolizione chioschi, la rabbia del sindaco: “Potrei dimettermi”. I gestori delusi: “Ricorreremo al Tar”
“E’ un fatto gravissimo che il sindaco sia stato lasciato all’oscuro di una cosa del genere – spiega Murgioni – E’ un fatto emblematico che dimostra l’autonomia degli uffici ma anche la lontananza fra la componente politica e quella burocratica dell’Ente. A questo punto la Regione deve fare chiarezza e a questo proposito chiederò un incontro all’assessore regionale agli Enti Locali Cristiano Erriu”.
La rabbia e la delusione fra i titolari dei chioschi è tanta. Si annuncia battaglia contro il provvedimento: “Hanno voluto le strutture grandi, che potessero dare dei servizi di eccellenza al turismo, le abbiamo realizzate secondo i loro parametri e i loro progetti, volevano che migliorassimo ancora di più, rinnovando le strutture e creando maggior occupazione e migliori servizi e l’abbiamo fatto, spesso a discapito nostro – spiega Matteo Frau che insieme alla famiglia gestisce il chiosco di Cala Pira – Ci hanno autorizzato per tutto questo, le strutture della costa castiadese sono all’eccellenza, invidiate da tutti, premiate e conosciute in tutto il mondo ed oggi ci troviamo alle porte di una stagione estiva e ci notificano questo atto. Assurdo, inizieremo la nostra battaglia legale per cercare di salvare il salvabile, ma certo è che si meriterebbero una stagione senza attività, senza servizi, senza controllo e sopratutto con 250 persone che stanno a casa anzichè lavorare. Si meriterebbero i casotti, senza bagni e senza nessun servizio, dove le persone violentano la spiaggia in maniera spudorata e speculativa. Siamo tutti avviliti, arrabbiati e stanchi di tutto ciò, perchè c’è davvero chi pensa che in questo lavora si diventa milionari e invece si porta a casa il pane con 20 ore di lavoro al giorno. Pazienza, speriamo che il tempo e anche il tar ci diano ragione”.
Articolo a cura della redazione http://ilsarrabus.news