Dure critiche dai proprietari dei cani all’ordinanza del Comune di Comacchio: “Incivili, emigriamo a Ravenna”. Contrarie anche Oipa e Lega del cane
Comacchio. Una prevedibile valanga di critiche e dissenso ha preso piede in ambiente social dopo l’ordinanza sindacale emanata dal sindaco Marco Fabbri relativa all’accesso e bagno a mare degli amici a 4 zampe sul litorale comacchiese.
La nuova disciplina sperimentale – che limita l’accesso a mare al solo specchio d’acqua fronte spiaggia libera di Porto Garibaldi, massimo cinque cani per volta e dieci minuti ciascuno, al guinzaglio dall’alba alle 7 e dal tramonto alle 19.30 nei tre mesi estivi – non piace ai proprietari dei cani abitualmente in visita ai sette lidi. Andrà meglio, con un accesso allungato fino alle 10 di mattina e anticipato alle 18, a chi frequenterà il litorale a settembre, come ad aprile e maggio del prossimo anno, qualora la nuova disciplina resti in vigore anche per il 2019.
Mare no limits invece durante la stagione invernale, quella che meno interessa a gran parte dei visitatori e turistici che affollano il litorale. “Peggio dell’ora d’aria di un carcere” scrive un commentatore di Estense.com, accanto a chi “prevede file come alla Coop” e a chi promette di “emigrare – letteralmente – verso altri lidi”, marchiando la direttiva comacchiese come “arretrata e discriminatoria”.
Non manca chi attacca personalmente e duramente amministratori e responsabili, augurando tristi sorti a chi “non ha la minima idea delle necessità di un animale e soprattutto non capisce la pericolosità di ammassarli tutti in spazi così ridotti”. “Regole assurde”, “incivili” le definiscono più di qualcuno, suggerendo di “imparare da Comuni con ben più criterio”.
A titolo esemplificativo si tira in ballo il vicino ravennate, dove l’accesso a mare nei tratti di spiaggia libera dog-friendly (Casalborsetti e Lido di Classe) non prevede orari ‘scomodi’, ma è consentito dall’alba al tramonto. Discorso analogo per l’accesso alla spiaggia, consentito per tutta la giornata anche a Comacchio nel tratto di spiaggia libera individuato a Porto Garibaldi.
Spiaggia sì, ma bagno no (non solo a Comacchio) per i cani ospiti degli stabilimenti balneari attrezzati. In sostanza, oggetto di contestazione delle ultime ore è la limitazione di accesso al mare attraverso una sola spiaggia libera in un litorale di sette lidi e 25 km, appesantita poi dalle limitazioni in termini di orari, numero di cani ammessi in contemporanea e tempo massimo di permanenza di ciascuno di loro in acqua.
E anche Oipa Ferrara e Lega del Cane Ferrara si dichiarano “assolutamente contrarie e contrariate” rispetto all’ordinanza. “Alcuni mesi fa – ricordano – siamo stati invitati dallo stesso Comune per prendere visione delle linee guida deliberate dalla Giunta. Quella bozza, a cui non avevamo dato nessun contributo, conteneva a nostro avviso alcuni passi in avanti positivi. In seguito abbiamo formalizzato alcune proposte migliorative, soprattutto sull’estensione delle fasce orarie. Conosciamo le regole imposte dalla Regione Emilia Romagna sulla materia, ma è altresì vero che i Comuni possono derogare, come succede in altre virtuose realtà della riviera romagnola”.
Oipa e Lega del cane hannno “apprezzato l’iniziale sforzo dell’Amministrazione, ma la stesura finale, appresa solamente tramite la stampa, oltre a non recepire nessuna delle nostre istanze, impone troppe limitazioni di orari e spazi ed è fortemente penalizzante per i possessori di cani, non rispettando il principio di proporzionalità di tutti i portatori d’interesse in gioco”.
Le due associazioni animaliste auspicano “una presa di coscienza da parte del Comune per una modifica che tenga conto degli aspetti sopra citati e che si adegui alle esigenze attuali di molte famiglie, il cui nucleo spesso è formato anche da cani”.
di Giuseppe Malatesta
Fonte articolo https://www.estense.com