Salve mi chiamo Faraco Pasquale, sono un operatore balneare di Policoro (MT) , e sono il Pres. di Federbalneari Basilicata, vorrei raccontare e denunciare con una lettera aperta, una disparità di trattamento che ho subito dall’ufficio tecnico e dalla pubblica amministrazione di Policoro (MT). Si tratta di aver subito la violazione del principio di imparzialità e del danno e della prevaricazione contro la mia persona e alla mia attività balneare, attività che è l’ unica fonte di reddito. Cordiali saluti!!
LETTERA APERTA
Faraco Pasquale – Lido La Conchiglia Policoro (MT)
Salve vorrei raccontare e denunciare una disparità di trattamento che ho subito.
Si tratta di aver subito la violazione del principio di imparzialità e del danno e della prevaricazione contro la mia persona e alla mia attività balneare, attività che è l’ unica fonte di reddito.
Tutto ha inizio quando un Dirigente e dei suoi collaboratori dell’ufficio tecnico del comune di Policoro non hanno fatto niente per ripristinare un diritto come dalla modifica dell’art. 56 della legge regionale e per la parità di trattamento.
Non è la prima volta che questo ufficio tecnico di Policoro tende a discriminare e vessare la mia attività balneare, perché fatto simile è accaduto nel 2012. Per la nuova amministrazione comunale e dirigenti del comune di Policoro, l’atto amministrativo viziato da una delle figure sintomatiche dell’eccesso di potere (disparità di trattamento o manifesta ingiustizia) è illegittimo e pertanto annullabile se sono coerenti ( e di applicare art. 56 della legge regionale e la parità di trattamento, ecc.).
Questi i fatti
E’ opportuno precisare che in base alla legge regionale Articolo 7
(Modifiche all’articolo 56 della legge
regionale 4 marzo 2016, n. 5)
si precisa quanto segue.
Articolo 56
(Aree demaniali marittime)
- Per destagionalizzare le attività turistiche
in Basilicata ed al fine di qualificare
l’accoglienza turistica in Basilicata in
occasione della designazione della città
di Matera a Capitale Europea della cultura
per il 2019, sulle coste lucane è
consentito mantenere per l’intero anno,
fino al 31 dicembre 2019 le strutture
funzionali delle attività balneari già
operanti in regime di concessione demaniale
marittima.
Il sottoscritto, in effetti, ha presentato nell’anno 2016 all’Ufficio Demanio Marittimo di Matera la richiesta per il mantenimento per l’intero anno e fino al 2019 come da art. 56 della legge regionale e pagato il canone demaniale per l’intero anno per il mantenimento della strutture così come ha anche presentato da progetto all’ufficio di competenza demanio marittimo di Matera e vari altri permessi sia comunali, dogane, pareri geologi, calcoli statici, autorizzazione paesaggistica e ecc. (per un chiosco amovibile in legno ecc.).
Tutti questi adempimenti sono stati eseguiti con puntualità e rigore e mentre all’ufficio tecnico di Policoro sostenevano che nell’anno 2017, ero stato montato abusivamente e che l’unica soluzione per avere i permessi per aprire la struttura del lido comportava l’obbligo per il sottoscritto di smontare o di fare la sanatoria (su un suolo dell’arenile del demanio marittimo Regionale?) per la parte del solo chiosco bar, così come si può evincere dalla risposta dell’ufficio tecnico di Policoro alla lettera inviata dall’avvocato della suddetta ditta.
Tuttavia, mentre l’ufficio tecnico di Policoro per le altre strutture Balneari nella stessa situazione del Lido La Conchiglia che non hanno smontato le strutture dall’estate 2016 fino ad ora, come emerge chiaramente dalle prove documentali esistenti, e da foto e video in giro sul web e private, non ha richiesto nessun smontaggio e sanatoria, ed altre eccezioni.
E’ evidente che si è creata una disparità ti trattamento (violazione del principio di imparzialità) e vessazione da parte dell’ufficio tecnico di Policoro ecc. contro la suddetta ditta. P.S. anche perché addirittura a qualche struttura Balneare che hanno dato il permesso stagionale e che restano montate tutto l’anno hanno dato il vantaggio di non pagare la Bucalossi o oneri edilizi come richiesto invece alla suddetta ditta del Lido La Conchiglia ed altre (sempre su suolo dell’arenile del Demanio Marittimo Regionale?). Andando più nei dettagli, sull’arenile del demanio marittimo regionale che oltre la modifica dell’articolo 56 della legge regionale ed altre autorizzazioni avute, dov’è non c’è il Piano di Utilizzazione delle aree demaniali marittime definitivo (Piano dei Lidi, che in realtà le strutture definitive e stabili devono essere ubicate dietro il lungomare e non sull’arenile, e di un lungomare che manca del collaudo tecnico statico definitivo, perché da circa 25 anni manca ancora la grande piazza centrale che unisce le due ali del lungomare), e dove non c’è nessun piano regolatore urbanistico dei lidi sull’arenile e che c’è solo l’articolo 56 della legge di stabilità regionale che ci consente di operare sull’arenile con le strutture degli stabilimenti balneari amovibili, sempre in forma provvisoria e precaria, e dove solo all’ufficio tecnico del comune di Policoro chiede un permesso a costruire (prima della legge ogni anno) e la Bucalossi o oneri edilizi illegittimi. E per adesso mi fermo qui altrimenti ci vorrebbe un papiro (questa e sola la punta di un Iceberg) per scrivere tutte le vessazioni e irregolarità subite dal’ufficio tecnico di Policoro e dall’amministrazione precedente, ed anche dall’amministrazione attuale visto la lettera di informativa che ho inviato ed è in loro possesso e che adesso sono a conoscenza dei fatti.
FIRMA
Faraco Pasquale
Pres. Federbalneari Basilicata